Salve Ragazzi,
Avevo previsto di fare un test di 3 ore max e direi che mi è andato tutto a meraviglia.
La prima ora scarsa l'ho dedicata e sistemare la ruota portafiltri elettronica QHYCFW3M. In particolare, ho dedicato il test alla messa a fuoco e alla determinazione dell'offset di messa a fuoco con i vari filtri, determinando così anche lo spostamento sul focheggiatore elettronico del fuoco in base al filtro utilizzato.
Il secondo test, con pochi frame da 2 minuti di prova, mi è servito per determinare e operare eventuali correzioni sul setup fotografico (Camera - Ruota - Guida fuori Asse), o per meglio dire, se ci fosse qualche cambiamento nella messa a fuoco cambiando i filtri dopo aver impostato l'offset, o qualsiasi altro problema. Anche qui mi è andata alla grande.
Il terzo test, quello durato circa 2 ore, mi è servito per determinare le capacità della colori come la ZWO Asi 294 MC Pro con filtri a banda stretta. Ho, pertanto, eseguito un test con integrazione pari a 2 ore (70 minuti in H-Alpha con sub-frame da 10 minuti e 50 minuti in OIII con sub-frame da 10 minuti, il tutto con gain basso a 120 per avere 13 stop di Range dinamico e per avere l'abbassamento del read noise che scende sotto i 2.0 ADU-e e bin 1x1 e camera raffreddata a -10 °C).
Il risultato del test, premessa la bassa integrazione del soggetto, è stato abbastanza soddisfacente.
Non ho potuto utilizzare i Flat perchè, ahimè, da ignorante su questo tipo di camera, non ho considerato che, avendo Amp-glow, andavano eseguiti i Dark dei flat, per cui, calibrando coi Flat le due immagini, si verificava l'aggiunta delle tracce dell'amp glow nell'immagine finale.
La mancanza dei flat si vede, specie negli angoli, ma questi test vanno fatti anche per imparare dagli errori che li caratterizzano, no?
Andando oltre, l'unico intoppo software che ho avuto nel test è stato il dithering che non ha sempre funzionato. Poco conta, dato che era un test.
Altra funzione che avevo bisogno di testare era L'auto Meridian flip, avevo riconfigurato l'operazione e tutto è filato liscio.
Il soggetto ripreso è la NGC7000, o Nebulosa Nord America. Il risultato, trattandosi di un test, è più che soddisfacente. Non è un'immagine che possa presentarsi come elaborazione buona, in quanto presenta molti difetti, tra cui rumore dovuto alla poca integrazione, stelle ridotte con Pixinsight che di riduzione stellare proprio non ne vuole sapere (intorno alle stelle più piccole si formano aloni e tracce di congiunzione fra di esse, mentre photoshop, a riguardo, mi fu suggerito di utilizzarlo per la riduzione e ho appurato in passato che lavora meglio. Essendo un test, non mi sono concentrato più di tanto su sta cosa).
Sulle stelle nei singoli frame ho da fare un altro test, in quanto mi escono appena ovalizzate (specie quelle più piccole), cosa che, però, non ho notato particolarmente nel risultato finale (ma forse è stesso il fatto che la riduzione ha fatto ciò che voleva a non farmelo vedere sto difetto). Un paio di consigli sul come verificare se si tratta dei nuovi strumenti a dare il problema li ho già avuti. Provvederò a testare appena si può.
Inoltre, come indicato da amadeus in un altra sezione del forum, proverò ad eleborare il risultato del test seguendo quella guida x vedere cosa ne tiro fuori... giusto per fare pratica!
Allego Foto del test bicolor!
p.s.:
il setup utilizzato è il seguente:
Sharpstar 86SQ su Neq6-pro con kit cinghie
Guida Fuori Asse Zwo con Zwo ASI 120mm-s
Ruota portafiltri QHYCFW3M 5x2" con Filtri a banda stretta (per l'occasione H-alpha e OIII Baader 12nm)
Zwo Asi 294 Mc Pro
Test ZWO ASI 294MC Pro Su Ngc7000 nebulosa Nord America
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Maurizio Salzillo
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Re: Test ZWO ASI 294MC Pro Su Ngc7000 nebulosa Nord America
Potresti postare anche le tre immagini che hai usato per l'Hubble Palette ?
Noto una grana per il frame non so se dovuta ad eccessiva elaborazione ...
Noto una grana per il frame non so se dovuta ad eccessiva elaborazione ...
Montatura : Fornax 52
Scope : GSO 12" RC
Camera : Atik 4000 Mono
il mio sito web http://www.deepskyimaging.it
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Re: Test ZWO ASI 294MC Pro Su Ngc7000 nebulosa Nord America
Sicuramente! Appena posso invio i frame singoli!
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Re: Test ZWO ASI 294MC Pro Su Ngc7000 nebulosa Nord America
Grazie per condividere il test.
Un paio di domande.
Ed il binning?
Hai utilizzato qualche impostazione in particolare per questo?
Grazie!
Un paio di domande.
Domanda da neofita: come si decide il gain da utilizzare?mea6603 ha scritto: ↑23/09/2019, 15:15Ho, pertanto, eseguito un test con integrazione pari a 2 ore (70 minuti in H-Alpha con sub-frame da 10 minuti e 50 minuti in OIII con sub-frame da 10 minuti, il tutto con gain basso a 120 per avere 13 stop di Range dinamico e per avere l'abbassamento del read noise che scende sotto i 2.0 ADU-e e bin 1x1 e camera raffreddata a -10 °C).
Ed il binning?
Mi interessa sta cosa. Dove trovo maggiori dettagli?mea6603 ha scritto: ↑23/09/2019, 15:15Non ho potuto utilizzare i Flat perchè, ahimè, da ignorante su questo tipo di camera, non ho considerato che, avendo Amp-glow, andavano eseguiti i Dark dei flat, per cui, calibrando coi Flat le due immagini, si verificava l'aggiunta delle tracce dell'amp glow nell'immagine finale.
Usi APT?mea6603 ha scritto: ↑23/09/2019, 15:15Andando oltre, l'unico intoppo software che ho avuto nel test è stato il dithering che non ha sempre funzionato. Poco conta, dato che era un test.
Altra funzione che avevo bisogno di testare era L'auto Meridian flip, avevo riconfigurato l'operazione e tutto è filato liscio.
Hai utilizzato qualche impostazione in particolare per questo?
Grazie!
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Re: Test ZWO ASI 294MC Pro Su Ngc7000 nebulosa Nord America
Ciao Tommy,
Per quanto riguarda il gain, diciamo che ho utilizzato il gain che tutti coloro che hanno acquistato hanno usato inzialmente, lo unity gain che corrisponde a 120. l'offset di default va bene di partenza. Il motivo per cui ho usato questo è che, anche dai diagrammi, si mantengono i 13 stop di range dinamico e si abbassa notevolmente il rumore.
Ovvio che poi, facendo vari test, come potrai leggere anche in rete, qualcuno usa gain più alti.
120 è la buona base di partenza, in questo caso.
Invece, per quanto riguarda i dark dei flat, a mio avviso, è una cosa molto semplice. Una volta fatti i flat, non devi fare altro che fare i dark alla stessa temperatura, stesso gain e stesso tempo di esposizione del flat, in modo da calibrarli per bene e togliere l'amp glow che si forma.
Esempio: il flat ha un tempo di esposizione di 5,85 secondi con gain 120 e temperatura a -20 gradi, devi coprire il tele e fare i dark con lo stesso tempo, gain e esposizione. Questo perchè devi considerare i flat come se fossero dei veri e propri light che con un sensore cmos sono soggetti a amp glow con esposizioni lunghe (lunghe significa anche 1-2 secondi).
Il flat aid di APT deve farti i dark a circa 8500 adu + o - il 5%. Con la mia flatbox autocostruita, i tempi di esposizione per questa configurazione, si attestano tra i 5 e i 15 secondi (ho verificato con e senza filtri a banda stretta).
In APT, per il dithering uso le impostazioni standard con spostamento tra i 3 e i 5 pixel, stabilità 0.70, tempo minimo di 15 secondi e timeout dopo 45 secondi. Mode: free mode.
A volte funziona, altre volte no, per motivi, apparentemente, misteriosi.
Per quanto riguarda l'auto meridian flip, ho lasciato tutto come impostato di default, ma sia io che Antonio abbiamo dovuto cambiare le impostazioni della tastiera in windows cambiando il separatore dei decimali da " , "a " . ".
Prima di questa modifica suggerita direttamente dallo sviluppatore, l'operazione non andava mai a buon fine.
L'auto meridian funziona in questo modo:
viene sospesa la cattura se l'ultimo frame da riprendere prima del passaggio al meridiano dell'oggetto va oltre i minuti impostati nell'opzione "session craft".
esempio: se hai impostato 5 minuti prima del passaggio la sospensione e stai facendo scatti da 10 minuti, ma ti trovi a 14 minuti dal passaggio al meridiano, la sessione viene sospesa già perchè se facesse un altro scatto da 10 minuti, non verrebbe rispettato il tempo di sospensione antecedente al passaggio.
Inoltre, attenzione al tempo di esposizione che imposti nel pannello "camera" per l'utilizzo del live view. Sarà quello il tempo usato per catturare le immagini che l'operazione utilizzerà per il Blind solve (il plate solving senza coordinate).
Quindi, al passaggio del meridiano, il software scatta una foto con quel tempo di esposizione della zona in ripresa, fa il blind solve e poi ferma la guida. A questo punto avviene il vero e proprio ribaltamento, per il quale lasciamo i parametri così come di default.
Al termine del ribaltamento, il software scatta un'altra immagine della quale fa il blind solve e che viene poi confrontata con quella ripresa fatta prima del ribaltamento (ovviamente la logica del software fa il confronto ribaltando la prima immagine). terminato il confronto (che dura qualche secondo) l'area fotografata viene centrata di quel tanto che basta per ricentrarla.
Una volta ricentrata, APT da input a phd2 di cancellare la calibrazione sulla stella guida precedente e di rifare la calibrazione con una stella guida di snr simile.
Al termine, ricomincia la guida e, solo in questo momento, APT rilancia automaticamente la sessione di scatti dal punto in cui si era fermato.
Visto che hai comprato la stessa camera, magari, avendo più tempo per fare test, tutto quello che posso aver capito, lo posso condividere con tranquillità!
Spero di essere stato semplice e chiaro e, soprattutto, di aiuto!
Per quanto riguarda il gain, diciamo che ho utilizzato il gain che tutti coloro che hanno acquistato hanno usato inzialmente, lo unity gain che corrisponde a 120. l'offset di default va bene di partenza. Il motivo per cui ho usato questo è che, anche dai diagrammi, si mantengono i 13 stop di range dinamico e si abbassa notevolmente il rumore.
Ovvio che poi, facendo vari test, come potrai leggere anche in rete, qualcuno usa gain più alti.
120 è la buona base di partenza, in questo caso.
Invece, per quanto riguarda i dark dei flat, a mio avviso, è una cosa molto semplice. Una volta fatti i flat, non devi fare altro che fare i dark alla stessa temperatura, stesso gain e stesso tempo di esposizione del flat, in modo da calibrarli per bene e togliere l'amp glow che si forma.
Esempio: il flat ha un tempo di esposizione di 5,85 secondi con gain 120 e temperatura a -20 gradi, devi coprire il tele e fare i dark con lo stesso tempo, gain e esposizione. Questo perchè devi considerare i flat come se fossero dei veri e propri light che con un sensore cmos sono soggetti a amp glow con esposizioni lunghe (lunghe significa anche 1-2 secondi).
Il flat aid di APT deve farti i dark a circa 8500 adu + o - il 5%. Con la mia flatbox autocostruita, i tempi di esposizione per questa configurazione, si attestano tra i 5 e i 15 secondi (ho verificato con e senza filtri a banda stretta).
In APT, per il dithering uso le impostazioni standard con spostamento tra i 3 e i 5 pixel, stabilità 0.70, tempo minimo di 15 secondi e timeout dopo 45 secondi. Mode: free mode.
A volte funziona, altre volte no, per motivi, apparentemente, misteriosi.
Per quanto riguarda l'auto meridian flip, ho lasciato tutto come impostato di default, ma sia io che Antonio abbiamo dovuto cambiare le impostazioni della tastiera in windows cambiando il separatore dei decimali da " , "a " . ".
Prima di questa modifica suggerita direttamente dallo sviluppatore, l'operazione non andava mai a buon fine.
L'auto meridian funziona in questo modo:
viene sospesa la cattura se l'ultimo frame da riprendere prima del passaggio al meridiano dell'oggetto va oltre i minuti impostati nell'opzione "session craft".
esempio: se hai impostato 5 minuti prima del passaggio la sospensione e stai facendo scatti da 10 minuti, ma ti trovi a 14 minuti dal passaggio al meridiano, la sessione viene sospesa già perchè se facesse un altro scatto da 10 minuti, non verrebbe rispettato il tempo di sospensione antecedente al passaggio.
Inoltre, attenzione al tempo di esposizione che imposti nel pannello "camera" per l'utilizzo del live view. Sarà quello il tempo usato per catturare le immagini che l'operazione utilizzerà per il Blind solve (il plate solving senza coordinate).
Quindi, al passaggio del meridiano, il software scatta una foto con quel tempo di esposizione della zona in ripresa, fa il blind solve e poi ferma la guida. A questo punto avviene il vero e proprio ribaltamento, per il quale lasciamo i parametri così come di default.
Al termine del ribaltamento, il software scatta un'altra immagine della quale fa il blind solve e che viene poi confrontata con quella ripresa fatta prima del ribaltamento (ovviamente la logica del software fa il confronto ribaltando la prima immagine). terminato il confronto (che dura qualche secondo) l'area fotografata viene centrata di quel tanto che basta per ricentrarla.
Una volta ricentrata, APT da input a phd2 di cancellare la calibrazione sulla stella guida precedente e di rifare la calibrazione con una stella guida di snr simile.
Al termine, ricomincia la guida e, solo in questo momento, APT rilancia automaticamente la sessione di scatti dal punto in cui si era fermato.
Visto che hai comprato la stessa camera, magari, avendo più tempo per fare test, tutto quello che posso aver capito, lo posso condividere con tranquillità!
Spero di essere stato semplice e chiaro e, soprattutto, di aiuto!
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Re: Test ZWO ASI 294MC Pro Su Ngc7000 nebulosa Nord America
Ottimo test Maurizio, queste sessioni servono per non fare buchi nell’acqua quando si và in trasferta, perdere tempo da casa serve a non perderne su a Capracotta dove è davvero prezioso
TS 100Q su AZ EQ6 GT
Moravian G3-11002 Mono
Filtri LRGB-Ha-OIII-SII (2" Astronomik)
Canon Eos 6D
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Re: Test ZWO ASI 294MC Pro Su Ngc7000 nebulosa Nord America
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