Sono nuovo del forum.
Mi sono avvicinato a questo bellissimo hobby da poco tempo: subito dopo il terremoto che ha colpito le nostre zone ho iniziato ad usare con mia figlia il suo "nuovo regalo di natale", uno newton 130/650. Abbiamo passato molte serate.
E' stata la mia medicina al posto di quelle vere che vi assicuro hanno avuto una impennata come vendite da queste parti...
Poi ho continuato informandomi in maniera autonoma e leggendo i forum, compreso questo.
Ho la fortuna di vivere sotto un bel cielo (e anche in un bellissimo posto, ma tutti noi italiani siamo fortunati per questo) e ho iniziato a fare astrofoto.
Per ora la mia strumentazione è quella che vedete in firma...
Mi presento con una delle mie ultime immagini, una composizione HaLRGB del "paesaggio intorno alla stella Alnitak".
Cieli Sereni.
Ripresa HaLRGB
telescopio: Newton 200/800
montatura: EQ6 SynTreck + cinghie rowan
camera: Nikon D5100 full-spectrum con cold-box
frame: Ha: 53x420" ISO200, rgb: 111x300" ISO200
Il paesaggio di Alnitak by Corrado.gamberoni, su Flickr
Saluti e NGC 2024, Horsehead nebula
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Saluti e NGC 2024, Horsehead nebula
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Scope : GSO 8" Newton f/4-GSO 6" Newton f/4-Skywatcher 72ED
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Re: Saluti e NGC 2024, Horsehead nebula
Ciao Corrado e benvenuto sul forum
Fa piacere vedere che la lista degli astroimager su questo forum cresce sempre di più: ci saranno tante più interazioni per migliorare tutti nell'ottica della condivisione.
Ti chiedo solo se puoi postare sempre le immagini caricandole sul forum e nel caso tu necessiti puoi linkare anche flikr o blog vari come link aggiuntivi. Considera che il limite di idimensione è abbastanza alto per gli allegati quindi vai tranquillo.
Immagine di grande rispetto per una reflex. Come ti trovi con la cold box? Che temperatura effettiva poteva avere il sensore? Quali i pro e i contro? Per i dark ti ritrovi facile calibrazione? Sono curioso perché fondamentalmente è un accessorio che non consiglierei ma non avendolo mai provato non so quindi a chi meglio chiedere se non a qualcuno che lo usa.
Ti segnalo poi che da quei bei spikes (da qualche post oramai non si parla d'altro che di spike ) si nota subito un problema di tilting del focheggiatore (spitted spikes). I newton "veloci" (come qualche RC) sono molto sensibili a questo argomento.
Ne ho fatto esperienza un annetto fa circa e non trovando nulla sulla rete ho appurato che il problema è proprio il tilt del foc.
Ti indico il post qui sul forum dove ne ho parlato della soluzione e c'è stato anche qualche scambio di opinione:
viewtopic.php?f=10&t=2569&p=17949#p17949
Fa piacere vedere che la lista degli astroimager su questo forum cresce sempre di più: ci saranno tante più interazioni per migliorare tutti nell'ottica della condivisione.
Ti chiedo solo se puoi postare sempre le immagini caricandole sul forum e nel caso tu necessiti puoi linkare anche flikr o blog vari come link aggiuntivi. Considera che il limite di idimensione è abbastanza alto per gli allegati quindi vai tranquillo.
Immagine di grande rispetto per una reflex. Come ti trovi con la cold box? Che temperatura effettiva poteva avere il sensore? Quali i pro e i contro? Per i dark ti ritrovi facile calibrazione? Sono curioso perché fondamentalmente è un accessorio che non consiglierei ma non avendolo mai provato non so quindi a chi meglio chiedere se non a qualcuno che lo usa.
Ti segnalo poi che da quei bei spikes (da qualche post oramai non si parla d'altro che di spike ) si nota subito un problema di tilting del focheggiatore (spitted spikes). I newton "veloci" (come qualche RC) sono molto sensibili a questo argomento.
Ne ho fatto esperienza un annetto fa circa e non trovando nulla sulla rete ho appurato che il problema è proprio il tilt del foc.
Ti indico il post qui sul forum dove ne ho parlato della soluzione e c'è stato anche qualche scambio di opinione:
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Re: Saluti e NGC 2024, Horsehead nebula
Prima di tutto grazie per i complimenti... in effetti mi stupisco anche io di quello che "esce" fuori dalla mia Nikon.
La coldbox ha senso, secondo me, se si riesce a termostatare la temperatura. Il sensore Sony IMX071 della mia Nikon in effetti già a 5 gradi ottiene un valore di dark current vicino a quello di valori molto spinti sotto lo zero.
Però termostatare la reflex permette di avere dark omogenei, puliti o addirittura una libreria di dark da utilizzare al bisogno.
Per ottenere questo ho costruito con la mie manine una coldbox "copiando" quella della Geoptik, ho aggiunto però un controller pilotato da Arduino grazie alla competenza soprattutto di un altro astrofilo esperto di elettronica.
La "fase" più ardua è stata quella di "costruire" un filtro LC in grado di regolarizzare la corrente emessa da Arduino prima di fornirla alla peltier. Ho semplificato molto la cosa e probabilmente ho detto anche qualche castroneria... fino a questo momento non avevo in casa nenanche un saldatore... ma nel frattempo ho imparato un pochino a programmare Arduino e sto saldando di tutto...
La temperatura finale la stabilizzo con un algoritmo che sfrutta un controllo PID, questo mi permette di mantenere la temperatura dentro la coldbox con oscillazioni del decimo di grado.
In questo caso secondo me ha senso la coldbox, soprattutto perchè mi permette, come dicevo, di ottenere dark frame omogenei e avere la sicurezza di scattare i light e i dark esattamente alla stessa temperatura.
Per ottenere il massimo sto anche utilizzando un firmware "modificato" (tutta roba che si trova in rete), che mi permette di avere scatti raw senza compressione e soprattutto senza tagli sul segnale. Nikon infatti, su alcuni modelli, setta i valori negativi di lettura dei dark a 0, tagliando di fatto una piccola parte dell'istogramma sulla sinistra.
Potrei non essere preciso nel lessico e nei termini... perdonatemi.
Per questo scatto avevo settato una temperatura di -5 gradi, purtroppo la reflex non fornisce il dato della temperatura del sensore, ma probabilmente si attestava sui 1/2 gradi.
Tutto questo si paga in peso, e quindi in problemi di flessione del fok e tilting e quindi in spikes sdoppiati... ma non mi lamento, quando mi prenderò un cmos dedicato risolverò anche questo problema.
Ah... la prossima volta posterò direttamente le immagini nel forum... e grazie per il link... appena ho tempo mi studio il post!
La coldbox ha senso, secondo me, se si riesce a termostatare la temperatura. Il sensore Sony IMX071 della mia Nikon in effetti già a 5 gradi ottiene un valore di dark current vicino a quello di valori molto spinti sotto lo zero.
Però termostatare la reflex permette di avere dark omogenei, puliti o addirittura una libreria di dark da utilizzare al bisogno.
Per ottenere questo ho costruito con la mie manine una coldbox "copiando" quella della Geoptik, ho aggiunto però un controller pilotato da Arduino grazie alla competenza soprattutto di un altro astrofilo esperto di elettronica.
La "fase" più ardua è stata quella di "costruire" un filtro LC in grado di regolarizzare la corrente emessa da Arduino prima di fornirla alla peltier. Ho semplificato molto la cosa e probabilmente ho detto anche qualche castroneria... fino a questo momento non avevo in casa nenanche un saldatore... ma nel frattempo ho imparato un pochino a programmare Arduino e sto saldando di tutto...
La temperatura finale la stabilizzo con un algoritmo che sfrutta un controllo PID, questo mi permette di mantenere la temperatura dentro la coldbox con oscillazioni del decimo di grado.
In questo caso secondo me ha senso la coldbox, soprattutto perchè mi permette, come dicevo, di ottenere dark frame omogenei e avere la sicurezza di scattare i light e i dark esattamente alla stessa temperatura.
Per ottenere il massimo sto anche utilizzando un firmware "modificato" (tutta roba che si trova in rete), che mi permette di avere scatti raw senza compressione e soprattutto senza tagli sul segnale. Nikon infatti, su alcuni modelli, setta i valori negativi di lettura dei dark a 0, tagliando di fatto una piccola parte dell'istogramma sulla sinistra.
Potrei non essere preciso nel lessico e nei termini... perdonatemi.
Per questo scatto avevo settato una temperatura di -5 gradi, purtroppo la reflex non fornisce il dato della temperatura del sensore, ma probabilmente si attestava sui 1/2 gradi.
Tutto questo si paga in peso, e quindi in problemi di flessione del fok e tilting e quindi in spikes sdoppiati... ma non mi lamento, quando mi prenderò un cmos dedicato risolverò anche questo problema.
Ah... la prossima volta posterò direttamente le immagini nel forum... e grazie per il link... appena ho tempo mi studio il post!
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Scope : GSO 8" Newton f/4-GSO 6" Newton f/4-Skywatcher 72ED
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