Forum Astrofili, Astrofotografia, Astronomia Amatoriale e Scienza - astroimaging.it

Vedendo che c'è un grande entusiasmo sull'utilizzo delle reflex digitali in ambito astrofotografico del profondo cielo
ecco una vecchia sequenza dell'ammasso M 45.

Il topic nasce esclusivamente per allargare la discussione in ambito delle reflex applicate alla foto deep sky,
trattando argomenti tecnici che possono interessare a tutti neofiti ed esperti:



Sequenza esemplificativa sulle Pleiadi con Canon Eos 350 D e Borg 125 Ed
(incluse anche le esemplificazioni dei frames di calibrazione)


Singola posa grezza da 7 minuti a 1600 Iso




Master Flat frame




Master Dark frame




Singola posa calibrata




Mediana di 11 Pose DSS




M 45: Le Pleiadi
Riprese con Borg Apo 125 mm F 600
Reflex digitale Canon Eos 350 D non modificata
Temperatura esterna 5° C
11 Pose da 7 minuti a 1600 Iso
11 Dark
5 Flat
15 Bias
Elaborazione Mediana Deep Sky Stacker

Michele Bortolotti (2007) Osservatorio del Monte Baldo A. Gelodi (VR)


Domande, commenti, spunti di riflessione... molto graditi!

Ciao!

Che tipo di cielo avevate in quella zona ?

Diego Rovere ha scritto:Che tipo di cielo avevate in quella zona ?

Non proprio una magnificenza, stimando la magnitudine visibile ad occhio nudo,
considerando che a sud l'IL era terrificante:
mag 5 - 5.2 allo zenit mentre appena la 2.5 all'orizzonte sud e s.est + s.ovest.
Si nota una dominante rosa/aranciata nella posa grezza!
Spero possa essere utile comunque questo dato, non avendolo misurato con la valutazione Sky Quality Meter.
Ciao!

Avevo il sospetto che ci fosse un po' di inquinamento luminoso.
Ditemi un po', ma nel masterdark si nota una debola lunetta rossastra, avevate il tubo bucato ?

Diego Rovere ha scritto:Avevo il sospetto che ci fosse un po' di inquinamento luminoso.
Ditemi un po', ma nel masterdark si nota una debola lunetta rossastra, avevate il tubo bucato ?

Quella è l'elettroluminescenza causata dalla batteria, conferisce, a seconda del modello di DSLR,
alle pose di lunga durata una zona rumorosa che coincide con la parte del sensore più vicina alla batteria.
(Penso all'alimentazione). Ogni DSRL ha una diversa manifestazione di questa zona disturbata.
Se noti nella prima immagine "Singola posa grezza da 7 minuti a 1600 Iso" vedi che è presente questo effetto, sempre in alto a sinistra.
Ciao!

Sulla mia 350 non l'ho mai notato anche perchè non sono mai andato oltre i 30 secondi di posa.
Ho iniziato a guidare con la 550 ma a quel punto mi ero già attrezzato con l'alimentazione esterna.

Curioso fenomeno...

Un magnifico esempio che occorreva anche a me si nota nettamente sui pixel rossi come vanno via via scomparendo ottimo veramente, non mi resta che ritentare

Astro Aries ha scritto:

Diego Rovere ha scritto:Avevo il sospetto che ci fosse un po' di inquinamento luminoso.
Ditemi un po', ma nel masterdark si nota una debola lunetta rossastra, avevate il tubo bucato ?

Quella è l'elettroluminescenza causata dalla batteria, conferisce, a seconda del modello di DSLR,
alle pose di lunga durata una zona rumorosa che coincide con la parte del sensore più vicina alla batteria.
(Penso all'alimentazione). Ogni DSRL ha una diversa manifestazione di questa zona disturbata.
Se noti nella prima immagine "Singola posa grezza da 7 minuti a 1600 Iso" vedi che è presente questo effetto, sempre in alto a sinistra.
Ciao!

Infatti e in quel caso un bel BIAS per sistemare il tutto ineffetti si notava leggermente sul master frame della prima foto e sul master dark frame mentre sul flat non si nota nulla, ma il flat sembra quasi un dark in quel caso cosa hai utilizzato?

Diego Rovere ha scritto:Sulla mia 350 non l'ho mai notato anche perchè non sono mai andato oltre i 30 secondi di posa.
Ho iniziato a guidare con la 550 ma a quel punto mi ero già attrezzato con l'alimentazione esterna.

Curioso fenomeno...

Per questo costano meno i CMOS delle DSLR ogni microlente ha un circuito xD e sono sensibili alle fonti di calore dei circuiti cosa che con il buon vecchio CCD avviene in maniera diversa anzi solo RUMORE superfluo

Grazie per il "magnifico esempio" troppo buono !

Quando davo una mano all'associazione astrofili di Verona in Osservatorio e scrivevo in un forum diverso,
cercavo di trovare delle soluzioni sbrigative per aiutare i neofiti ad ottenere dei validi risultati
durante i loro primi passi verso la fotografia astronomica con le reflex digitali.
Un po' come BEAR nella trasmissione WILD, per far sopravvivere alcune delle sequenze che ho ottenuto in osservatorio
ho trovato molto valida questa selvaggia-improvvisata tecnica per ottenere il flat field, non disponendo di altri strumenti
validi per ottenerlo.

Ho trovato molto adeguato un flat filed con una dinamica del 40-50%, ma anche con il picco di istrogramma allineato sull'asse x con quello
dei light frames, tecniche di prova senz'altro sperimentali e discutibili che però mi hanno permesso di ottenere buoni risultati.




Oltre tutto questa immagine delle Pleiadi è finita pure quì:

http://books.google.it/books?id=xwXHud6 ... &q&f=false