La questione io la vedo sempre con una prospettiva leggermente distolta dalla passione in se ed è ciò che DEVE necessariamente fare un'azienda che vive una mutazione commerciale a livello hobbistico sicuramente più critica degli anni passati.
Qualcuno direbbe che i telescopi oggi sono alla portata di tutti, in parte è vero ma io che acquisto telescopi da esattamente oltre 25 anni ( chi l'avrebbe detto ) posso anche dire che la quantità di appassionati è cambiata.
Gli Hobby fanno sempre meno parte della nostra vita, c'è sempre meno tempo a disposizione ed oggi se non hai un impiego statale o parastatale che ti consente di avere tanto tempo a disposizione quel poco che ti resta devi dividerlo tra mille impegni e soprattutto ad organizzare la tua attività lavorativa perciò che tempo libero è!
Questo nella stragrande maggioranza della società moderna ha inevitabilmente cambiato le nostre abitudini.
Non so che realtà vivete ma io vivo la tipica realtà lavorativa di questi anni, tanta competizione mobilità lavorativa e soprattutto logistica e tanto ma tanto sudore!
Io posso testimoniare, poichè in oltre 30 anni ho coltivato moltissime passioni hobbistiche alcune anche a livello altissimo, che il lavoro ha logorato costantemente il tempo da dedicare ad esse.
Tutto questo per dire che il tempo a disposizione è sempre meno e lo scenario commerciale delle aziende legate alle passioni ludiche sta andando man man sempre più assottigliandosi, vedi le acquisizioni di Bresser su Meade e tante altre, ma questo a prescindere dall'astronomia.
A fronte di questo do un plauso a Mimaslab che nonostante uno scenario complicato si è messa in piazza e in discussione confrontandosi con grosse e radicate realtà italiane come SkyPoint, Ottica San Marco etc...forse a ragion del merito anche questo è stato lo stimolo da parte mia a spendere oltre 12 mila euro in un anno da lui, ma quanti clienti così ci sono? ( ovviamente non vogliamo fare i conti in tasca a Medugno
) e quei pochi quanti di loro devono spartirseli? Ovviamente il mercato è fatto anche da tanti piccoli e assidui acquirenti per carità!
I players di questo mercato saranno sempre meno e perciò inevitabilmente parte la Guerra al prezzo non tanto per questioni di concorrenza ma soprattutto per le quote di mercato!
Se i telescopi avessero avuto uno spessore economico come 20 anni fa ma col potere di acquisto di oggi credo che tanti appassionati se la farebbero passare la passione!
Vi assicuro che tanti anni fa per avere lo stesso risultato di oggi in astronomia con le strumentazioni allora a disposizione dovevate ipotecare la casa! Oggi un sensore da poche centinaia di euro da risultati che nemmeno Palomar 40 anni fa dava!
Questa è stata a mio avviso la scialuppa di salvataggio per questa nobile passione che purtroppo nello scenario da passatempo occupa sempre più un mercato trasversale.
A questo perciò bisogna far fronte con qualsiasi strumento propagandistico e perciò non vedo perchè Celestron non debba farlo.
Che le immagini di Peach non siano fatte con un C14 commerciale questo credo che interessi a pochi l'importante è la ridondanza della notizia!
Alessandro Bianconi ha avuto l'onorificenza da Celestron pubblicando la sua foto nella scheda tecnica del C14HD, ecco io sinceramente avrei chiesto dei diritti di autore! Perchè? Perchè è vero che tutto si è reso possibile grazie anche allo strumento ma te l'ho pagato!!!! Allora? Perchè usare un lavoro come PUBBLICITA' senza una cotropartita?
Ecco vedi secondo me l'errore consiste proprio nel fatto che noi appassionati di qualsivoglia passione siamo troppo per gli acquisti " emozionali " e le aziende ne approfittano, perciò Damian Peach è un gran vettore di vendite per la Celestron!
Se c'è il rischio che a Fort Knox non ci sia più l'oro figurati se non c'è il rischio che le foto di Peach siano fatte con altro
Sul discorso Takahashi in realtà la comunità astrofila è composta da coloro che devono a tutti i costi " esibire " i propri lavori e coloro che ne possono fare anche a meno, ho visto fotografie SPETTACOLARI di Giacomo un'amico di Brescia che al Brallo ha proprio lo strumento da 300mm che menzioni ma di foto sparse per il web sue ne ho viste NIENTE! C'è un giro di lavori fatto da strumentazioni completamente diverse dei Celestron C14, una di queste è allegata appunto al post.
Il Celestron C14 è un prodotto a portata di mano di parecchi ma c'è una comunità che per loro fortuna ha un potere d'acquisto diverso dal nostro ( almeno sicuro diverso dal mio ) e di celestron li non se ne parla proprio
Ciao