LAZIO STELLATO Conferenza stampa 18/5 su IL e legge a Roma
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LAZIO STELLATO Conferenza stampa 18/5 su IL e legge a Roma
Buone notizie!
Si è costituito come previsto il 4 maggio scorso, come ora leggete anche nella mia firma,
« Lazio Stellato »
Coordinamento per la riduzione e prevenzione dell'inquinamento luminoso
e per il risparmio energetico.
Il Coordinamento è espressamente aperto a tutte le Associazioni di astrofili del Lazio, a singoli astrofili, a qualsiasi cittadino voglia attivarsi per raggiungere un obiettivo di grande valenza culturale oltre che astronomica.
Abbiamo perciò indetto una
Conferenza Stampa
di presentazione e illustrazione di quello che concretamente si può fare - che è molto - per la quale l'Università di Roma Tre ci ha messo a disposizione, per la mattina di SABATO 18 MAGGIO p.v. l'aula B del Dipartimento di Matematica e Fisica, in Via della Vasca Navale 84 a Roma.
Dov'è? Qui:
http://www.fis.uniroma3.it/it.php?page= ... cat=&dett=
All'interno del dipartimento vi è grande disponibilità di parcheggio.
La conferenza, aperta anche al pubblico, inizierà alle 10,00. Avremo a disposizione la location sino a non oltre le 13,00 in caso il dibattito lo richieda. Intervenite numerosi, anche se allo stato attuale magari non immaginereste modo di potervi rendere concretamente utili alla "causa" (poi vi verrà voglia...) che, non dimentichiamolo mai, ha per sua natura notevoli risvolti virtuosi anche sul piano del risparmio energetico.
Si è costituito come previsto il 4 maggio scorso, come ora leggete anche nella mia firma,
« Lazio Stellato »
Coordinamento per la riduzione e prevenzione dell'inquinamento luminoso
e per il risparmio energetico.
Il Coordinamento è espressamente aperto a tutte le Associazioni di astrofili del Lazio, a singoli astrofili, a qualsiasi cittadino voglia attivarsi per raggiungere un obiettivo di grande valenza culturale oltre che astronomica.
Abbiamo perciò indetto una
Conferenza Stampa
di presentazione e illustrazione di quello che concretamente si può fare - che è molto - per la quale l'Università di Roma Tre ci ha messo a disposizione, per la mattina di SABATO 18 MAGGIO p.v. l'aula B del Dipartimento di Matematica e Fisica, in Via della Vasca Navale 84 a Roma.
Dov'è? Qui:
http://www.fis.uniroma3.it/it.php?page= ... cat=&dett=
All'interno del dipartimento vi è grande disponibilità di parcheggio.
La conferenza, aperta anche al pubblico, inizierà alle 10,00. Avremo a disposizione la location sino a non oltre le 13,00 in caso il dibattito lo richieda. Intervenite numerosi, anche se allo stato attuale magari non immaginereste modo di potervi rendere concretamente utili alla "causa" (poi vi verrà voglia...) che, non dimentichiamolo mai, ha per sua natura notevoli risvolti virtuosi anche sul piano del risparmio energetico.
INQUINAMENTO LUMINOSO Conferenza - Di Sora/UAI e Ricciardi/ LazioStellato, 3/12/2016 h 16, sala conferenze dell'INGV a Roma, via di Vigna Murata
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Re: LAZIO STELLATO Conferenza stampa 18/5 su IL e legge a Ro
Interessante. Qualcuno va?
Il mio sito web: immagini planetarie in alta risoluzione
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Re: LAZIO STELLATO Conferenza stampa 18/5 su IL e legge a Ro
Moolto interessante adesso che l'ho letta mi è balzato un pensiero alla testa di andarci, Antonello tu che ne pensi?
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Re: LAZIO STELLATO Conferenza stampa 18/5 su IL e legge a Ro
Spero davvero che qualcuno di questo forum posa venirci: se googlate "Lazio Stellato" già salta fuori qualcosa.
NOTARE CHE questo coordinamento, che nasce per agire concretamente allo stato attuale sulla scala del territorio laziale (dal momento che la Legge cui possiamo far riferimento è regionale...) NON costituisce nemmeno in astratto una forma di "concorrenza" rispetto all'azione di moral suasion e di proselitismo e divulgazione che sta facendo meritevolissimevolmente http://www.cielobuio.org ; come già accaduto per Veneto Stellato, mira a svolgere una azione concreta finalizzata all'applicazione di una legge che nessuno conosce, nessuno senza segnalazioni specifiche si è sinora mai curato di far applicare, perciò nessuno pensa possa essere una soluzione.
Gli astrofili passano la vita a misurare il Dobson che vorrebbero comprare per vedere se "ci sta" nella loro auto, ben sapendo che il più delle volte devono inerpicarsi sino a Pizzo Monte Papero se vogliono avere la speranza di veder qualcosa; quasi nessuno fa qualcosa di concreto (il pensiero è "se denuncio ai VV UU i fari del campo da tennis serale di fronte, poi mi tagliano le gomme della macchina" - minimo), e ciascuno pensa che il problema sia troppo grande per lui.
Non è vero! Premesso che gli astrofili non è che debbon diventare dei delatori in massa, come se fossero i micidiali "caposcala" del Ventennio che spiavano e cercavan di carpire discorsi contro il regime per poi spifferarli alla Milizia - anche perché si può essere ASSOLUTAMENTE IN BUONA FEDE nel disapplicare una norma che le Istituzioni non si son curte minimamente di divulgare - perciò sino all'ultimo il metodo dovrà essre quello del contatto educato e formalmente rispettoso, ma sempre forte della legge.
Io la settimana scorsa, dopo essermela studiata un po', sono andato a parlare con un alto dirigente di una importante banca specializzata in mutui: sopra la sua sede centrale, poco prima di Piazza dei Navigatori a Roma, la notte abbagliava sino all'orizzonte la luce dii un cubo 5x5x5 sulla sommità del palazzo, con dentro non ho idea, ma debbo pensare... 1000-1500 W di tubi al neon daylight! Con emissione spettrale per giunta multiriga e multibanda, ahivoglia a filtri baader... ci fai assai coi filtri.
Mi son presentato in modo garbato, cordiale, formale quel che basta per non sembrare un questuante o un Savonarola invasato col saio (giacca e cravatta, insomma); complice anche la mia barba che inizia a brizzolarsi, che nel mondo reale dà una idea (folle) di credibilità da esperienza, pensate che sia stato messo alla porta o liquidato con un sorriso cordiale e tanta indifferenza? Macché.
Avendo avuto l'intelligenza minimale, chiamiamola così, di non "minacciare" fra le righe la segnalazione (cui segue la diffida dell'ARPA, e in caso di inadempienza la sanzione anche pesantuccia) ma di porgere la cosa in termini di "noi ci rendiamo conto che potreste non saperne nulla, la cosa sta così e così, il nostro ruolo è quello di evitarvi le sanzioni supportandovi per un adeguamento spontaneo a norma di una legge che ha già 13 anni" il tipo, che non era uno scemo, mi ha ringraziato dieci volte, offerto l'aperitivo e congedato promettendomi che si sarebbe occupato della cosa.
Non ci credereste, la PRIMA sera dopo il colloquio era già spento. Non si è mai riacceso da allora. "Allora se po' fà!" dicono nella mia città.
Certo, si tratta di saperci un minimo fare, di avere capacità "relazionali", una volta quando questa parola non faceva venire il rigurgitino si sarebbe detto "avere doti politiche". Forse un pochino so parlare con la gente, chi lo sa, non la faccio sentire aggredita (però secondo me che sul problema del cubo fossi determinato lo ha percepito benissimo).
Dunque basta lamentarsi, basta allungare anno dopo anno le trasferte per veder qualcosa di più della Luna...
non si tratta di provare... come diceva Yoda
http://www.youtube.com/watch?v=OnmhP-Irbhs
A proposito, grazie alla bravura e disponibilità del giovane astrofilo e grafico Gianluca Perozzi ho appena "deliberato" (si dice così) questo:
http://img541.imageshack.us/img541/6...provromagi.png
vi piace?
NOTARE CHE questo coordinamento, che nasce per agire concretamente allo stato attuale sulla scala del territorio laziale (dal momento che la Legge cui possiamo far riferimento è regionale...) NON costituisce nemmeno in astratto una forma di "concorrenza" rispetto all'azione di moral suasion e di proselitismo e divulgazione che sta facendo meritevolissimevolmente http://www.cielobuio.org ; come già accaduto per Veneto Stellato, mira a svolgere una azione concreta finalizzata all'applicazione di una legge che nessuno conosce, nessuno senza segnalazioni specifiche si è sinora mai curato di far applicare, perciò nessuno pensa possa essere una soluzione.
Gli astrofili passano la vita a misurare il Dobson che vorrebbero comprare per vedere se "ci sta" nella loro auto, ben sapendo che il più delle volte devono inerpicarsi sino a Pizzo Monte Papero se vogliono avere la speranza di veder qualcosa; quasi nessuno fa qualcosa di concreto (il pensiero è "se denuncio ai VV UU i fari del campo da tennis serale di fronte, poi mi tagliano le gomme della macchina" - minimo), e ciascuno pensa che il problema sia troppo grande per lui.
Non è vero! Premesso che gli astrofili non è che debbon diventare dei delatori in massa, come se fossero i micidiali "caposcala" del Ventennio che spiavano e cercavan di carpire discorsi contro il regime per poi spifferarli alla Milizia - anche perché si può essere ASSOLUTAMENTE IN BUONA FEDE nel disapplicare una norma che le Istituzioni non si son curte minimamente di divulgare - perciò sino all'ultimo il metodo dovrà essre quello del contatto educato e formalmente rispettoso, ma sempre forte della legge.
Io la settimana scorsa, dopo essermela studiata un po', sono andato a parlare con un alto dirigente di una importante banca specializzata in mutui: sopra la sua sede centrale, poco prima di Piazza dei Navigatori a Roma, la notte abbagliava sino all'orizzonte la luce dii un cubo 5x5x5 sulla sommità del palazzo, con dentro non ho idea, ma debbo pensare... 1000-1500 W di tubi al neon daylight! Con emissione spettrale per giunta multiriga e multibanda, ahivoglia a filtri baader... ci fai assai coi filtri.
Mi son presentato in modo garbato, cordiale, formale quel che basta per non sembrare un questuante o un Savonarola invasato col saio (giacca e cravatta, insomma); complice anche la mia barba che inizia a brizzolarsi, che nel mondo reale dà una idea (folle) di credibilità da esperienza, pensate che sia stato messo alla porta o liquidato con un sorriso cordiale e tanta indifferenza? Macché.
Avendo avuto l'intelligenza minimale, chiamiamola così, di non "minacciare" fra le righe la segnalazione (cui segue la diffida dell'ARPA, e in caso di inadempienza la sanzione anche pesantuccia) ma di porgere la cosa in termini di "noi ci rendiamo conto che potreste non saperne nulla, la cosa sta così e così, il nostro ruolo è quello di evitarvi le sanzioni supportandovi per un adeguamento spontaneo a norma di una legge che ha già 13 anni" il tipo, che non era uno scemo, mi ha ringraziato dieci volte, offerto l'aperitivo e congedato promettendomi che si sarebbe occupato della cosa.
Non ci credereste, la PRIMA sera dopo il colloquio era già spento. Non si è mai riacceso da allora. "Allora se po' fà!" dicono nella mia città.
Certo, si tratta di saperci un minimo fare, di avere capacità "relazionali", una volta quando questa parola non faceva venire il rigurgitino si sarebbe detto "avere doti politiche". Forse un pochino so parlare con la gente, chi lo sa, non la faccio sentire aggredita (però secondo me che sul problema del cubo fossi determinato lo ha percepito benissimo).
Dunque basta lamentarsi, basta allungare anno dopo anno le trasferte per veder qualcosa di più della Luna...
non si tratta di provare... come diceva Yoda
http://www.youtube.com/watch?v=OnmhP-Irbhs
A proposito, grazie alla bravura e disponibilità del giovane astrofilo e grafico Gianluca Perozzi ho appena "deliberato" (si dice così) questo:
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INQUINAMENTO LUMINOSO Conferenza - Di Sora/UAI e Ricciardi/ LazioStellato, 3/12/2016 h 16, sala conferenze dell'INGV a Roma, via di Vigna Murata
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Re: LAZIO STELLATO Conferenza stampa 18/5 su IL e legge a Ro
Ed ecco il primo lancio per la stampa... con i primi dettagli sugli interventi
Sabato 18 maggio ore 10, Università di Roma Tre
Dipartimento di Matematica e Fisica – Aula B – Via della Vasca Navale 84
NASCE “LAZIO STELLATO” PER RIDURRE L'INQUINAMENTO LUMINOSO
E FAVORIRE IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA REGIONE
Per l’inefficienza energetica della sola illuminazione di strade, parchi e giardini sul territorio del Comune di Roma, i cittadini romani potrebbero aver sopportato costi – evitabili – stimati sino a 120 milioni di euro in 13 anni: una somma enorme, equivalente a oltre 232 miliardi di vecchie Lire, che sarebbe stato ben più proficuo impiegare per la fornitura di servizi alla cittadinanza.
Con la legge Regionale 23 del 2000, la Regione Lazio si è infatti dotata di una normativa in materia di inquinamento luminoso, che stabiliva precisi adempimenti cui ottemperare entro il 1° maggio 2013; ma, in mancanza di azioni di comunicazione mirate, la legge è rimasta sostanzialmente inosservata.
Per sensibilizzare cittadini e Istituzioni su questo tema, sabato 18 maggio alle 10 presso l'Università di RomaTre, in Via della Vasca Navale 84, viene presentato alla stampa e al pubblico “Lazio Stellato”, Coordinamento per la riduzione e prevenzione dell'inquinamento luminoso e per il risparmio energetico.
Lazio Stellato raccoglie e valorizza conoscenze e competenze per favorire l’applicazione generalizzata della normativa in materia, e rafforza le sinergie fra Osservatori astronomici, Associazioni di astrofili, Università, singoli appassionati e cittadini sensibili al tema.
Alla conferenza stampa interverranno fra gli altri Ilaria De Angelis del Dipartimento di Fisica di RomaTre, Mario Di Sora, Presidente della UAI - Unione Astrofili Italiani, Giancarlo Danieli, Amministratore Unico di ACEA Illuminazione Pubblica SpA, Gianfilippo Lo Masto di UNITEL - Unione Nazionale Italiana Tecnici degli Enti Locali, Fulvio Mete, Responsabile della sezione ricerca spettroscopica della UAI.
Inefficienza degli apparati per illuminazione esterna e caratteristiche tecniche degli impianti non a norma sono solo due tra i numerosi temi che interessano il lavoro dei responsabili della pianificazione urbanistica e territoriale, degli architetti del paesaggio, degli architetti, degli illuminotecnici e di altri professionisti, oltre che dei cittadini.
Moderazione e Ufficio Stampa:
Valerio Ricciardi
Sabato 18 maggio ore 10, Università di Roma Tre
Dipartimento di Matematica e Fisica – Aula B – Via della Vasca Navale 84
NASCE “LAZIO STELLATO” PER RIDURRE L'INQUINAMENTO LUMINOSO
E FAVORIRE IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA REGIONE
Per l’inefficienza energetica della sola illuminazione di strade, parchi e giardini sul territorio del Comune di Roma, i cittadini romani potrebbero aver sopportato costi – evitabili – stimati sino a 120 milioni di euro in 13 anni: una somma enorme, equivalente a oltre 232 miliardi di vecchie Lire, che sarebbe stato ben più proficuo impiegare per la fornitura di servizi alla cittadinanza.
Con la legge Regionale 23 del 2000, la Regione Lazio si è infatti dotata di una normativa in materia di inquinamento luminoso, che stabiliva precisi adempimenti cui ottemperare entro il 1° maggio 2013; ma, in mancanza di azioni di comunicazione mirate, la legge è rimasta sostanzialmente inosservata.
Per sensibilizzare cittadini e Istituzioni su questo tema, sabato 18 maggio alle 10 presso l'Università di RomaTre, in Via della Vasca Navale 84, viene presentato alla stampa e al pubblico “Lazio Stellato”, Coordinamento per la riduzione e prevenzione dell'inquinamento luminoso e per il risparmio energetico.
Lazio Stellato raccoglie e valorizza conoscenze e competenze per favorire l’applicazione generalizzata della normativa in materia, e rafforza le sinergie fra Osservatori astronomici, Associazioni di astrofili, Università, singoli appassionati e cittadini sensibili al tema.
Alla conferenza stampa interverranno fra gli altri Ilaria De Angelis del Dipartimento di Fisica di RomaTre, Mario Di Sora, Presidente della UAI - Unione Astrofili Italiani, Giancarlo Danieli, Amministratore Unico di ACEA Illuminazione Pubblica SpA, Gianfilippo Lo Masto di UNITEL - Unione Nazionale Italiana Tecnici degli Enti Locali, Fulvio Mete, Responsabile della sezione ricerca spettroscopica della UAI.
Inefficienza degli apparati per illuminazione esterna e caratteristiche tecniche degli impianti non a norma sono solo due tra i numerosi temi che interessano il lavoro dei responsabili della pianificazione urbanistica e territoriale, degli architetti del paesaggio, degli architetti, degli illuminotecnici e di altri professionisti, oltre che dei cittadini.
Moderazione e Ufficio Stampa:
Valerio Ricciardi
INQUINAMENTO LUMINOSO Conferenza - Di Sora/UAI e Ricciardi/ LazioStellato, 3/12/2016 h 16, sala conferenze dell'INGV a Roma, via di Vigna Murata
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Re: LAZIO STELLATO Conferenza stampa 18/5 su IL e legge a Ro
Complessivamente, direi che è andata. Più che bene.
Alcuni giornalisti, il che in un sabato mattina di pieno sole dopo giorni e giorni di maltempo è un mezzo miracolo, e sala piena per 3/4. Proprio non mi posso, né ci possiamo lamentare.
Non è mancato di intervenire di persona (molto bene) l'A.U. di ACEA Illuminazione Pubblica, il cui sviluppo e gestione potete intuire abbia una influenza impressionante sul problema, in positivo e in negativo, il quale ha fatto capire di essere disposto ad un atteggiamento estremamente dialogante (benissimo), di voler lavorare in sinergia con gli astrofili (ancora meglio) per il raggiungimento dell'obiettivo comune (quanto sia comune lo vedremo nei fatti), poi però ci ha comunicato che per ragione di risparmio energetico il Comune di Roma e ACEA sono molto orientati all'introduzione degli impianti di illuminazione pubblica a LED (ahi ahi, qui cominciano i guai: a parità di potenza illuminante e di flusso luminoso, la risposta spettrale dei LED a luce bianca è pessima dal punto di vista dell'astrofilo: altissima percentuale di radiazioni bianche, azzurre e violette che son quelle che si diffondono di più con l'umidità e il pulviscolo).
Vedremo.
Già si intuisce che ci sarà da lavorare molto su questo fronte: ci vorrà pazienza e determinazione. I LED hanno per ora dei grossissimi difetti sul piano economico e dei costi reali di gestione, dovremo saper far leva su quelli.
Alcuni giornalisti, il che in un sabato mattina di pieno sole dopo giorni e giorni di maltempo è un mezzo miracolo, e sala piena per 3/4. Proprio non mi posso, né ci possiamo lamentare.
Non è mancato di intervenire di persona (molto bene) l'A.U. di ACEA Illuminazione Pubblica, il cui sviluppo e gestione potete intuire abbia una influenza impressionante sul problema, in positivo e in negativo, il quale ha fatto capire di essere disposto ad un atteggiamento estremamente dialogante (benissimo), di voler lavorare in sinergia con gli astrofili (ancora meglio) per il raggiungimento dell'obiettivo comune (quanto sia comune lo vedremo nei fatti), poi però ci ha comunicato che per ragione di risparmio energetico il Comune di Roma e ACEA sono molto orientati all'introduzione degli impianti di illuminazione pubblica a LED (ahi ahi, qui cominciano i guai: a parità di potenza illuminante e di flusso luminoso, la risposta spettrale dei LED a luce bianca è pessima dal punto di vista dell'astrofilo: altissima percentuale di radiazioni bianche, azzurre e violette che son quelle che si diffondono di più con l'umidità e il pulviscolo).
Vedremo.
Già si intuisce che ci sarà da lavorare molto su questo fronte: ci vorrà pazienza e determinazione. I LED hanno per ora dei grossissimi difetti sul piano economico e dei costi reali di gestione, dovremo saper far leva su quelli.
INQUINAMENTO LUMINOSO Conferenza - Di Sora/UAI e Ricciardi/ LazioStellato, 3/12/2016 h 16, sala conferenze dell'INGV a Roma, via di Vigna Murata
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Re: LAZIO STELLATO Conferenza stampa 18/5 su IL e legge a Ro
Per intanto vi anticipo la bozza in corso d'opera del comunicato che sto preparando per i media dopo la riunione.
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NASCE “LAZIO STELLATO” PER RIDURRE L'INQUINAMENTO LUMINOSO
E FAVORIRE IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA REGIONE
Per l’inefficienza energetica della sola illuminazione di strade, parchi e giardini sul territorio del Comune di Roma, i cittadini romani potrebbero aver sopportato costi – evitabili – stimati sino a 120 milioni di euro in 13 anni: una somma enorme, equivalente a oltre 232 miliardi di vecchie Lire, che sarebbe stato ben più proficuo impiegare per la fornitura di servizi alla cittadinanza. Questa valutazione deriva da dati ufficiali sui consumi complessivi registrati, corretta col risparmio che si sarebbe ottenuto se sugli impianti pubblici si fossero applicati i riduttori di flusso nelle ore più notturne come impone la legge, e si fossero sempre utilizzati i nuovi corpi illuminanti ad alta efficienza ottica.
Con la legge Regionale 23 del 2000, la Regione Lazio si è infatti dotata di una normativa chiara, articolata e molto logica in materia di inquinamento luminoso, che stabiliva precisi adempimenti cui ottemperare entro il 1° maggio 2013; ma, in mancanza di azioni di comunicazione mirate, la legge è rimasta sostanzialmente inosservata.
Eppure l’impianto della legge definisce vincoli e correttivi concettualmente molto logici e di facile condivisione: il concetto ispiratore è che la luce dev’essere convogliata verso il basso, mai dispersa verso l’alto e comunque al di sopra dell’orizzontale che passa per il punto luce; che il livello di illuminazione al suolo deve rientrare entro limiti ben definiti, pienamente adeguati allo scopo che ci si prefigge ma non inutilmente abbaglianti e senza artificiosi effetti di “illuminazione a giorno”. Applicare questi criteri può portare a risparmi consistenti, stante che a parità di potenza assorbita l’illuminazione al suolo è nettamente superiore venendo recuperata l’energia luminosa altrimenti dispersa verso il cielo; e che pertanto per avere la stessa visibilità cui siamo abituati è sufficiente, simmetricamente, utilizzare lampade di potenza minore.
La dimensione della notte associata ad un cielo buio, brulicante di stelle pur in un contesto urbano certo non oppresso dalle tenebre, è una condizione cui l’umanità è stata abituata per millenni, e che l’ha aiutata a rapportarsi con un tutto di cui si sentiva parte. Ha perciò un valore culturale ed educativo non marginale, ben al di là di un interesse specifico per l’astronomia e per la volta celeste sul piano scientifico, interesse che pure per millenni ha influenzato sistematicamente l’agire umano e ne ha scandito solennità, atti pubblici, investiture, tentativi di previsione.
L’orientamento degli allineamenti di menhir, dei monoliti di Stonehenge, dei principali assi viari in ogni castrum romano e nelle successive città, dei frontoni dei templi, e secoli dopo anche delle navate delle cattedrali cristiane è stato regolarmente e accuratamente orientato misurando e tenendo in debito conto la posizione e gli allineamenti delle costellazioni, o l’altezza sull’orizzonte di specifici astri in certi periodi dell’anno.
Passare da questa sapiente consapevolezza della notte alla banalizzazione di una perpetua caligine lattescente di colore ambrato, che lascia intravedere fiocamente solo poche stelle più brillanti, non più identificabili perché avulse dagli asterismi in cui sono armoniosamente inserite, pone le basi per un danno culturale di non valutabile entità.
Per sensibilizzare cittadini e Istituzioni su questo tema, sabato 18 maggio alle 10 presso l'Università di RomaTre, in Via della Vasca Navale 84, è stato presentato alla stampa e al pubblico “Lazio Stellato”, Coordinamento per la riduzione e prevenzione dell'inquinamento luminoso e per il risparmio energetico. Un organismo che nasce con finalità operative, non solo di sensibilizzazione.
Lazio Stellato nasce come Coordinamento intenzionalmente, per evitare di suggerire implicitamente palesi o tacite deleghe ad agire da parte di chi ne condivida le finalità; punta piuttosto ad un meccanismo di intervento diffuso capillarmente sul territorio, orizzontale, capace di avvalersi in modo operativo anche della partecipazione diretta del singolo cittadino, astrofilo o meno che sia.
Sempre però nel rigoroso rispetto della legge, agevolando e sostenendo l’iniziativa spontanea ma senza incentivare forme di volontarismo al di fuori di linee guida sempre serenamente basate sulla norma, che altrimenti potrebbero andare occasionalmente sopra le righe facendo perdere di efficacia alla comunicazione.
Lazio Stellato perciò in sintesi raccoglie e valorizza conoscenze e competenze per favorire l’applicazione generalizzata della normativa in materia, e rafforza le sinergie fra Osservatori astronomici, Associazioni di astrofili, Università, singoli appassionati e cittadini sensibili al tema.
Già solo sul piano associativo il Gruppo Astrofili Hipparcos di Roma, l’Osservatorio di Campo Catino, il Gruppo Astrofili di Minturno hanno aderito come co-fondatori al progetto.
La conferenza stampa ha visto, dopo una introduzione al tema e all'incontro di Valerio Ricciardi, gli interventi di Ilaria De Angelis del Dipartimento di Fisica di RomaTre, che è responsabile per il Dipartimento delle iniziative di studio, valutazione quantitativa sul territorio ed educazione ambientale connesse all’inquinamento luminoso; Mario Di Sora, Presidente della UAI - Unione Astrofili Italiani; Giancarlo Danieli, Amministratore Unico di ACEA Illuminazione Pubblica SpA; Sergio Vestra astrofilo e anima del forum Skylive, Gianfilippo Lo Masto di UNITEL - Unione Nazionale Italiana Tecnici degli Enti Locali; Carlo Rossi, progettista professionista di impianti di illuminazione oltre che noto astrofilo.
Oltre ad una carrellata sintetica sul tema della natura dell’IL e dei suoi effetti, sulle esperienze di rilevazione del fenomeno effettuate grazie alla collaborazione dell'Università che ha saputo coinvolgere anche i ragazzi delle scuole di vario grado oltre a studenti di RomaTre, sull’inefficienza degli apparati per illuminazione esterna e le caratteristiche tecniche degli impianti non a norma sono solo alcuni tra i numerosi temi che sono stati trattati e che interessano direttamente il lavoro dei responsabili della pianificazione urbanistica e territoriale, degli architetti del paesaggio, degli architetti, degli illuminotecnici e di altri professionisti, oltre che dei cittadini.
. Valerio Ricciardi .
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NASCE “LAZIO STELLATO” PER RIDURRE L'INQUINAMENTO LUMINOSO
E FAVORIRE IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA REGIONE
Per l’inefficienza energetica della sola illuminazione di strade, parchi e giardini sul territorio del Comune di Roma, i cittadini romani potrebbero aver sopportato costi – evitabili – stimati sino a 120 milioni di euro in 13 anni: una somma enorme, equivalente a oltre 232 miliardi di vecchie Lire, che sarebbe stato ben più proficuo impiegare per la fornitura di servizi alla cittadinanza. Questa valutazione deriva da dati ufficiali sui consumi complessivi registrati, corretta col risparmio che si sarebbe ottenuto se sugli impianti pubblici si fossero applicati i riduttori di flusso nelle ore più notturne come impone la legge, e si fossero sempre utilizzati i nuovi corpi illuminanti ad alta efficienza ottica.
Con la legge Regionale 23 del 2000, la Regione Lazio si è infatti dotata di una normativa chiara, articolata e molto logica in materia di inquinamento luminoso, che stabiliva precisi adempimenti cui ottemperare entro il 1° maggio 2013; ma, in mancanza di azioni di comunicazione mirate, la legge è rimasta sostanzialmente inosservata.
Eppure l’impianto della legge definisce vincoli e correttivi concettualmente molto logici e di facile condivisione: il concetto ispiratore è che la luce dev’essere convogliata verso il basso, mai dispersa verso l’alto e comunque al di sopra dell’orizzontale che passa per il punto luce; che il livello di illuminazione al suolo deve rientrare entro limiti ben definiti, pienamente adeguati allo scopo che ci si prefigge ma non inutilmente abbaglianti e senza artificiosi effetti di “illuminazione a giorno”. Applicare questi criteri può portare a risparmi consistenti, stante che a parità di potenza assorbita l’illuminazione al suolo è nettamente superiore venendo recuperata l’energia luminosa altrimenti dispersa verso il cielo; e che pertanto per avere la stessa visibilità cui siamo abituati è sufficiente, simmetricamente, utilizzare lampade di potenza minore.
La dimensione della notte associata ad un cielo buio, brulicante di stelle pur in un contesto urbano certo non oppresso dalle tenebre, è una condizione cui l’umanità è stata abituata per millenni, e che l’ha aiutata a rapportarsi con un tutto di cui si sentiva parte. Ha perciò un valore culturale ed educativo non marginale, ben al di là di un interesse specifico per l’astronomia e per la volta celeste sul piano scientifico, interesse che pure per millenni ha influenzato sistematicamente l’agire umano e ne ha scandito solennità, atti pubblici, investiture, tentativi di previsione.
L’orientamento degli allineamenti di menhir, dei monoliti di Stonehenge, dei principali assi viari in ogni castrum romano e nelle successive città, dei frontoni dei templi, e secoli dopo anche delle navate delle cattedrali cristiane è stato regolarmente e accuratamente orientato misurando e tenendo in debito conto la posizione e gli allineamenti delle costellazioni, o l’altezza sull’orizzonte di specifici astri in certi periodi dell’anno.
Passare da questa sapiente consapevolezza della notte alla banalizzazione di una perpetua caligine lattescente di colore ambrato, che lascia intravedere fiocamente solo poche stelle più brillanti, non più identificabili perché avulse dagli asterismi in cui sono armoniosamente inserite, pone le basi per un danno culturale di non valutabile entità.
Per sensibilizzare cittadini e Istituzioni su questo tema, sabato 18 maggio alle 10 presso l'Università di RomaTre, in Via della Vasca Navale 84, è stato presentato alla stampa e al pubblico “Lazio Stellato”, Coordinamento per la riduzione e prevenzione dell'inquinamento luminoso e per il risparmio energetico. Un organismo che nasce con finalità operative, non solo di sensibilizzazione.
Lazio Stellato nasce come Coordinamento intenzionalmente, per evitare di suggerire implicitamente palesi o tacite deleghe ad agire da parte di chi ne condivida le finalità; punta piuttosto ad un meccanismo di intervento diffuso capillarmente sul territorio, orizzontale, capace di avvalersi in modo operativo anche della partecipazione diretta del singolo cittadino, astrofilo o meno che sia.
Sempre però nel rigoroso rispetto della legge, agevolando e sostenendo l’iniziativa spontanea ma senza incentivare forme di volontarismo al di fuori di linee guida sempre serenamente basate sulla norma, che altrimenti potrebbero andare occasionalmente sopra le righe facendo perdere di efficacia alla comunicazione.
Lazio Stellato perciò in sintesi raccoglie e valorizza conoscenze e competenze per favorire l’applicazione generalizzata della normativa in materia, e rafforza le sinergie fra Osservatori astronomici, Associazioni di astrofili, Università, singoli appassionati e cittadini sensibili al tema.
Già solo sul piano associativo il Gruppo Astrofili Hipparcos di Roma, l’Osservatorio di Campo Catino, il Gruppo Astrofili di Minturno hanno aderito come co-fondatori al progetto.
La conferenza stampa ha visto, dopo una introduzione al tema e all'incontro di Valerio Ricciardi, gli interventi di Ilaria De Angelis del Dipartimento di Fisica di RomaTre, che è responsabile per il Dipartimento delle iniziative di studio, valutazione quantitativa sul territorio ed educazione ambientale connesse all’inquinamento luminoso; Mario Di Sora, Presidente della UAI - Unione Astrofili Italiani; Giancarlo Danieli, Amministratore Unico di ACEA Illuminazione Pubblica SpA; Sergio Vestra astrofilo e anima del forum Skylive, Gianfilippo Lo Masto di UNITEL - Unione Nazionale Italiana Tecnici degli Enti Locali; Carlo Rossi, progettista professionista di impianti di illuminazione oltre che noto astrofilo.
Oltre ad una carrellata sintetica sul tema della natura dell’IL e dei suoi effetti, sulle esperienze di rilevazione del fenomeno effettuate grazie alla collaborazione dell'Università che ha saputo coinvolgere anche i ragazzi delle scuole di vario grado oltre a studenti di RomaTre, sull’inefficienza degli apparati per illuminazione esterna e le caratteristiche tecniche degli impianti non a norma sono solo alcuni tra i numerosi temi che sono stati trattati e che interessano direttamente il lavoro dei responsabili della pianificazione urbanistica e territoriale, degli architetti del paesaggio, degli architetti, degli illuminotecnici e di altri professionisti, oltre che dei cittadini.
. Valerio Ricciardi .
INQUINAMENTO LUMINOSO Conferenza - Di Sora/UAI e Ricciardi/ LazioStellato, 3/12/2016 h 16, sala conferenze dell'INGV a Roma, via di Vigna Murata
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Re: LAZIO STELLATO Conferenza stampa 18/5 su IL e legge a Ro
Ho provato a seguire la diretta web ma la linea dove ero era molto scarsa.
Fa piacere sapere che ci sia un interesse attivo sulla questione Inquintamento Luminoso.
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