Presentazione e domanda
Inviato: 04/03/2021, 17:10
Buongiorno a tutti,
mi sono appena iscritto al forum, e mi presento. Ho una discreta base di conoscenze fotografiche, acquisite prevalentemente con macchine analogiche (del secolo scorso, ahimè ...), e da circa un anno, ossia da quando sono in pensione, mi è capitato di appassionarmi di astrofotografia deep sky. Un po' alla volta ho acquisito un po' di attrezzatura (montatura HEQ5 con telescopio guida 60 mm, rifrattore ED 72mm f/6 e camera ASI 533 MC Pro) e mi sto dedicando a riprendere i classici soggetti da neofita (Nebulosa di Orione, Nebulosa Rosetta, Andromeda, ecc.).
L'altra sera mi sono imbattuto in un fenomeno strano, su cui vorrei avere il conforto di chi ha più esperienza di me. Stavo facendo un po' di "scuola guida" sfruttando una serata limpida, ma con troppa luna per fotografare. Avevo montato una Barlow 2x (economica) sul rifrattore, ottenendo una focate equivalente di circa 900 mm, con f/12, per verificare le prestazione dell'autoguida con una focale maggiore di quella che uso di solito (nei miei progetti c'è l'acquisto di un Newton). Puntando Sirio ho acquisito l'immagine che allego (una ventina di lights da 2 m). La domanda è: da dove nascono le "diffraction spikes" così evidenti? Il mio rifrattore non dovrebbe produrne (e in effetti non ne ho mai viste prima). Pensavo fossero dovute alla Barlow di scarsa qualità, ma una rapida prova fatta ruotando la camera da ripresa (l'ASI 533) ha mostrato che l'orientamento delle spikes è sempre lo stesso rispetto al sensore, e quindi non dipende dal treno ottico. Rimane quindi solo la camera, anche se non capisco cosa possa provocare questo effetto. Forse il sensore quadrato dell'ASI 533? Ho tralasciato qualche cosa? Qualcuno ha avuto esperienze simili? Qualche idea in proposito?
Aspetto vostri commenti, dei quali vi ringrazio in anticipo
mi sono appena iscritto al forum, e mi presento. Ho una discreta base di conoscenze fotografiche, acquisite prevalentemente con macchine analogiche (del secolo scorso, ahimè ...), e da circa un anno, ossia da quando sono in pensione, mi è capitato di appassionarmi di astrofotografia deep sky. Un po' alla volta ho acquisito un po' di attrezzatura (montatura HEQ5 con telescopio guida 60 mm, rifrattore ED 72mm f/6 e camera ASI 533 MC Pro) e mi sto dedicando a riprendere i classici soggetti da neofita (Nebulosa di Orione, Nebulosa Rosetta, Andromeda, ecc.).
L'altra sera mi sono imbattuto in un fenomeno strano, su cui vorrei avere il conforto di chi ha più esperienza di me. Stavo facendo un po' di "scuola guida" sfruttando una serata limpida, ma con troppa luna per fotografare. Avevo montato una Barlow 2x (economica) sul rifrattore, ottenendo una focate equivalente di circa 900 mm, con f/12, per verificare le prestazione dell'autoguida con una focale maggiore di quella che uso di solito (nei miei progetti c'è l'acquisto di un Newton). Puntando Sirio ho acquisito l'immagine che allego (una ventina di lights da 2 m). La domanda è: da dove nascono le "diffraction spikes" così evidenti? Il mio rifrattore non dovrebbe produrne (e in effetti non ne ho mai viste prima). Pensavo fossero dovute alla Barlow di scarsa qualità, ma una rapida prova fatta ruotando la camera da ripresa (l'ASI 533) ha mostrato che l'orientamento delle spikes è sempre lo stesso rispetto al sensore, e quindi non dipende dal treno ottico. Rimane quindi solo la camera, anche se non capisco cosa possa provocare questo effetto. Forse il sensore quadrato dell'ASI 533? Ho tralasciato qualche cosa? Qualcuno ha avuto esperienze simili? Qualche idea in proposito?
Aspetto vostri commenti, dei quali vi ringrazio in anticipo