Precisione Lavorazione Ottiche - Seeing
Moderatore: FerZem
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Precisione Lavorazione Ottiche - Seeing
Ciao a tutti,
volevo porvi una domanda a cui pensavo in questi giorni e mi incuriosiva l'argomento.
Il tema riguarda la precisione di lavorazione su specchi e lenti e fino a che punto questa può essere rilevante considerando il seeing medio italiano.
Nel panorama commerciale gli strumenti che noi astrofili usiamo, in particolare marchi come Celestron e Skywatcher, hanno una precisone di lavorazione che va da 1/4 a 1/8 di lunghezza d'onda. Se avete maggiori informazioni condividete.
Se vogliamo strumenti più performanti, naturalmente, possiamo spingerci su fasce più alte, con precisione di lavorazione ad esempio 1/10, 1/20 di lambda.
La mia curiosità e la mia domanda, come ho anticipato sopra, è capire fino a che punto, con il seeing alle nostre latitudini, può essere rilevante avere uno strumento con una precisione maggiore di 1/8 di lambda.
La mia idea è che con una precisione maggiore di 1/8 di lunghezza d'onda, le performance in termini di potere risolutivo non sono più percepibili.
Mi piacerebbe avere anche un vostro giudizio.
volevo porvi una domanda a cui pensavo in questi giorni e mi incuriosiva l'argomento.
Il tema riguarda la precisione di lavorazione su specchi e lenti e fino a che punto questa può essere rilevante considerando il seeing medio italiano.
Nel panorama commerciale gli strumenti che noi astrofili usiamo, in particolare marchi come Celestron e Skywatcher, hanno una precisone di lavorazione che va da 1/4 a 1/8 di lunghezza d'onda. Se avete maggiori informazioni condividete.
Se vogliamo strumenti più performanti, naturalmente, possiamo spingerci su fasce più alte, con precisione di lavorazione ad esempio 1/10, 1/20 di lambda.
La mia curiosità e la mia domanda, come ho anticipato sopra, è capire fino a che punto, con il seeing alle nostre latitudini, può essere rilevante avere uno strumento con una precisione maggiore di 1/8 di lambda.
La mia idea è che con una precisione maggiore di 1/8 di lunghezza d'onda, le performance in termini di potere risolutivo non sono più percepibili.
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- Amadeus
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Re: Precisione Lavorazione Ottiche - Seeing
Sono daccordo con te !
Il Seing la fa da padrone soprattutto sulla HI RES Planetaria.Quindi il potere risolutivo di uno strumento non viene quasi mai sfruttato al massimo !
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Montatura : Fornax 52
Scope : GSO 12" RC
Camera : Atik 4000 Mono
il mio sito web http://www.deepskyimaging.it
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- FerZem
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Re: Precisione Lavorazione Ottiche - Seeing
Ciao Luigi effettivamente condivido quello detto da te infatti avere strumenti che vanno al di là del limite teorico dettato da leggi fisiche è pressochè inutile soprattutto quando il seeing non ci assiste, però c’è da tenere presente una cosa, la lavorazione ottica che viene elencata indica l’RMS della lavorazione dello specchio ma ciò non significa che lo specchio sia interamente lavorato a 1/10 di lambda, ma potrebbero esserci punti dello specchio lavorati a 1/4 - 1/2 di lambda e altri a 1/16 - 1/18 se la luce proveniente dall’oggetto cade sulla parte di specchio lavorata in maniera scadente avrò in quel punto un degrado dell’immagine superiore rispetto alla parte dello specchio lavorato con precisione superiore.
Quando compriamo strumenti di fascia più elevata quella lavorazione di 1/20 di lambda fà si che anche l’errore PV (picco-valle) che è l’errore massimo raggiunto sulla superficie dello specchio sia più basso, facendo lo stesso esempio di prima prendendo come esempio di nuovo uno specchio lavorato a 1/10 di lambda anche l’errore di picco oscillerà tra 1/8 e 1/12
cioè quasi tutto lo specchio sarà perfettamente lavorato su quasi tutta la superficie ed è questo a fare la principale differenza tra uno strumento più costoso ed uno più economico, non c’è solo quel lambda che conta ma anche la variazione dell’errore massimo che essendo molto molto più piccolo può fare una bella differenza tra i vari strumenti, spero di non aver incasinato il concetto
Quando compriamo strumenti di fascia più elevata quella lavorazione di 1/20 di lambda fà si che anche l’errore PV (picco-valle) che è l’errore massimo raggiunto sulla superficie dello specchio sia più basso, facendo lo stesso esempio di prima prendendo come esempio di nuovo uno specchio lavorato a 1/10 di lambda anche l’errore di picco oscillerà tra 1/8 e 1/12
cioè quasi tutto lo specchio sarà perfettamente lavorato su quasi tutta la superficie ed è questo a fare la principale differenza tra uno strumento più costoso ed uno più economico, non c’è solo quel lambda che conta ma anche la variazione dell’errore massimo che essendo molto molto più piccolo può fare una bella differenza tra i vari strumenti, spero di non aver incasinato il concetto
TS 100Q su AZ EQ6 GT
Moravian G3-11002 Mono
Filtri LRGB-Ha-OIII-SII (2" Astronomik)
Canon Eos 6D
http://www.astrodeep.com
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Re: Precisione Lavorazione Ottiche - Seeing
Ciao ragazzi,
grazie per la risposta.
Ferdinando concordo con te. Il valore RMS indica poco ed è sempre utile fare riferimento al valore PV, in quanto è quello che indica la reale qualità dell'ottica. Ad essere pignoli, sappiamo che la riflessione della luce raddoppia l'errore di lavorazione. Quindi la ditta che produce l'ottica, dovrebbe specificare se l'errore PV è riferito alla superficie dello specchio o al fronte d'onda. Ad esempio un valore di 1/4 lambda se fosse riferito alla superficie diventerebbe 1/2 lambda, da scartare
Nella mia domanda non ho specificato che intendevo il valore PV.
A questo punto riformulo la domanda: dalle vostre conoscenze ,strumenti come Celestron e Skywatcher, per quale valore di PV sono stati progettati? I valori di 1/8 di lambda sono riferiti al PV? Esiste un modo con gli strumenti che noi astrofili abbiamo di poter valutare questo valore? Le immagini che produciamo con buona qualità basta o esiste un metodo alternativo/migliore?
Dalle mie conoscenze l'errore massimo di 1/4 lambda PV è il minimo per avere un'ottica accettabile. Voi avete maggiori informazioni?
grazie per la risposta.
Ferdinando concordo con te. Il valore RMS indica poco ed è sempre utile fare riferimento al valore PV, in quanto è quello che indica la reale qualità dell'ottica. Ad essere pignoli, sappiamo che la riflessione della luce raddoppia l'errore di lavorazione. Quindi la ditta che produce l'ottica, dovrebbe specificare se l'errore PV è riferito alla superficie dello specchio o al fronte d'onda. Ad esempio un valore di 1/4 lambda se fosse riferito alla superficie diventerebbe 1/2 lambda, da scartare
Nella mia domanda non ho specificato che intendevo il valore PV.
A questo punto riformulo la domanda: dalle vostre conoscenze ,strumenti come Celestron e Skywatcher, per quale valore di PV sono stati progettati? I valori di 1/8 di lambda sono riferiti al PV? Esiste un modo con gli strumenti che noi astrofili abbiamo di poter valutare questo valore? Le immagini che produciamo con buona qualità basta o esiste un metodo alternativo/migliore?
Dalle mie conoscenze l'errore massimo di 1/4 lambda PV è il minimo per avere un'ottica accettabile. Voi avete maggiori informazioni?
- FerZem
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Re: Precisione Lavorazione Ottiche - Seeing
Ehhh si Luigi è proprio cosi, con strumenti a riflessione l’errore raddoppia e ciò significa che con strumenti economici pensiamo di lavorare a 1/X di lambda ma a volte non è cosi.
Purtroppo che io sappia sulle produzioni in serie non credo ci sia la possibilità di sapere con certezza quale sia l’errore, infatti solo su strumenti di un certo livello i vari test sull’ottica vengono effettuati sul singolo strumento con tanto di verifica e certificazione dei risultati.
Come la penso io e che con strumenti fabbricati in serie ci può capitare quello eccellente e quello scadente ma non si può avere la certezza della qualità a meno che non se ne provino 10 e si sceglie il migliore
Antonello ci potrebbe dire di più sulla questione amatoriale vs professionale avendo avuto contatto con i produttori, vediamo...
Purtroppo che io sappia sulle produzioni in serie non credo ci sia la possibilità di sapere con certezza quale sia l’errore, infatti solo su strumenti di un certo livello i vari test sull’ottica vengono effettuati sul singolo strumento con tanto di verifica e certificazione dei risultati.
Come la penso io e che con strumenti fabbricati in serie ci può capitare quello eccellente e quello scadente ma non si può avere la certezza della qualità a meno che non se ne provino 10 e si sceglie il migliore
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Re: Precisione Lavorazione Ottiche - Seeing
Nando grazie come sempre.
Attendiamo Antonello cosa ci dice
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Re: Precisione Lavorazione Ottiche - Seeing
Luigi, questione annosa
Mediamente un'ottica buona è a 1/4, ottiche superiori (come gli RC per es.) vanno da 1/8 a 1/15, il top a 1/20.
Avere un'ottica più performante è sempre meglio in assoluto in quanto è pur vero che il seeing medio, in arcsec (misura non comparabile con la lavorazione che è altro), dalle nostre parti varia sopra i 1.8-2.5arcsec (full spectrum) ma c'è anche da dire che in R talora si arriva anche a 1.2-1.5 (buone serate che misuravo anni fa che ultimamente non si sono più ripetuti). Questo vuol dire che nelle buone serate avere uno strumento performante è meglio e dipende anche dal campo di applicazione ovvero planetario (integrazione di frame di breve durata di esposizione) o deep sky (integrazione di frame di lunga durata). In entrambi i casi i benefici dell'integrazione si sommano a quelli dell'ottica quando applichiamo le funzioni di deconvoluzioni varie; meglio nel deep sky che nel planetario. Dunque il concetto di "seeing" deve essere rivisto alla luce del campo di applicazione e tenerne conto affiancando la buona lavorazione. Questo il mio pensiero dettato sia da discorsi fatti anni e anni fa sulla questione seeing sia sulla base di applicazioni pratiche con vari strumenti tra cui gli RC che fanno un po la differenza rispetto ad altri.
Mediamente un'ottica buona è a 1/4, ottiche superiori (come gli RC per es.) vanno da 1/8 a 1/15, il top a 1/20.
Avere un'ottica più performante è sempre meglio in assoluto in quanto è pur vero che il seeing medio, in arcsec (misura non comparabile con la lavorazione che è altro), dalle nostre parti varia sopra i 1.8-2.5arcsec (full spectrum) ma c'è anche da dire che in R talora si arriva anche a 1.2-1.5 (buone serate che misuravo anni fa che ultimamente non si sono più ripetuti). Questo vuol dire che nelle buone serate avere uno strumento performante è meglio e dipende anche dal campo di applicazione ovvero planetario (integrazione di frame di breve durata di esposizione) o deep sky (integrazione di frame di lunga durata). In entrambi i casi i benefici dell'integrazione si sommano a quelli dell'ottica quando applichiamo le funzioni di deconvoluzioni varie; meglio nel deep sky che nel planetario. Dunque il concetto di "seeing" deve essere rivisto alla luce del campo di applicazione e tenerne conto affiancando la buona lavorazione. Questo il mio pensiero dettato sia da discorsi fatti anni e anni fa sulla questione seeing sia sulla base di applicazioni pratiche con vari strumenti tra cui gli RC che fanno un po la differenza rispetto ad altri.
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Re: Precisione Lavorazione Ottiche - Seeing
Antonello grazie come sempre
Tu hai mai avuto modo di valutare/capire il valore di lambda PV su strumenti come la Skywatcher o Celestron?
Tu hai mai avuto modo di valutare/capire il valore di lambda PV su strumenti come la Skywatcher o Celestron?
- Antonello Medugno
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Re: Precisione Lavorazione Ottiche - Seeing
Valutare matematicamente no. Valutare tramite risultati ottenuti si motivo per cui ti posso confermare la bontà dei nuovi SkyWatcher a favore del costo non eccessivo. Stesso dicasi per RC GSO e similari con ottiche da 1/10 o 1/15.
Quanto alla parte teorica dell'analisi di detti strumenti, almeno per il mio punto di vista, lascia davvero il tempo che trova e non aggiunge altro alla eventuale esperienza che faresti.
Quanto alla parte teorica dell'analisi di detti strumenti, almeno per il mio punto di vista, lascia davvero il tempo che trova e non aggiunge altro alla eventuale esperienza che faresti.
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