Sembrava che la sostituzione del plug ST4 del cavo della SBIG con uno che non alterava l’assetto dei contatti dell’input fosse la soluzione finale….., ma nonostante questo l’autoguida non funzionava ed il software Artemis continuava a segnalare: “controllare la connessione della camera guida con la montatura”. La calibrazione falliva sistematicamente. Ci siamo sentiti ripetutamente con Antonello, che mi ha suggerito di aumentare il tempo di feedback su AR e Dec, di mettere una Barlow sul telescopio guida, di scaricare i drivers Atik aggiornati, di scaricare ed usare l’ASCOM, ma tutto inutile: sempre “controllare la connessione della camera guida con la montatura” mi perseguitava. Antonello ha sparato tutte le sue cartucce, fino a offrirsi di mandarmi la sua Atik Titan per escludere un cattivo funzionamento della mia e restringere i dubbi sul Relay Adapter Box (RAB) della SBIG.
Ho sentito Mauro Narduzzi della Skypoint, che era piuttosto perplesso e non esperto delle Atik.
Ho protestato con Scott Losmandy, sempre renitente alla risposta. E poi mi sono rassegnato a studiare la situazione sulla rete.
Ho scaricato e letto bene le istruzioni del RAB SBIG, mi sono aggiornato sul sistema ST4, ho visitato il sito Astronomiser e alla fine ho scoperto che esistono due tipi di cavi ST4, e che io non sapevo quale fosse il mio, perché l’avevo ottenuto a parte, come cavo della Atik Titan da Antonello, e non era quello della SBIG (che tra l’altro aveva ben quattro capi liberi su sei, tipo cavo telefonico, molto strano, che ho anche provato, senza successo). Ho chiamato Antonello per chiedere che tipo fosse il cavo che mi aveva mandato, e insieme abbiamo letto le istruzioni della SBIG ed il sito Astronomiser.
Risultato: il relay box necessita di 12V di potenza al pin n.1 del plug ST4, mentre invece la Atik Titan non eroga nessuna potenza su quel pin! Quindi il relay box non veniva alimentato!!! Soluzione proposta: creare un input di 12V di potenza sul pin n.1 modificando il relay box. Segue discussione con Losmandy (che risponde!), con Mauro Narduzzi e con Antonello: in vario modo tutto converge sul confermare quella soluzione, che richiede da me un’abilità elettronica che non ho….
Mi metto in gioco: apro il relay box, lo esamino, ci capisco ben poco, poi lo fotografo e consulto Antonello. Conferma: saldare sul pin n.1 e sul pin n.2 rispettivamente il polo positivo e la terra di una boccola che poi entrerà nell’output a 12V dell’unità di controllo della montatura. Tagliare il contatto del pin n.1 nell’input ST4 del relay box per evitare che entri tensione a ritroso nella Titan. Richiudere il tutto e provare.
Innanzitutto ho identificato sulla scheda il circuito del pin n.1 ed il circuito della terra (pin n.2) utilizzando un vecchio tester [foto 1], poi ho identificato facilmente gli altri pin [foto 2], e infine mi sono m esso all’opera.
Vi giuro che ho sudato freddo per un’ora! Però, alla fine, dopo aver tentato di fare le saldature direttamente sui pin 1 e 2, poiché la punta del mio saldatore è un po’ troppo grossa per i piccoli spazi tra i pin, ho optato di farle sui rispettivi circuiti, e sono riuscito a saldare il cavetto con la boccola. Positivo, rosso [foto 3 e 4] sul circuito del pin n.1; terra, blu [foto 4] sul circuito del pin n.2. Ho fatto un foro sul fianco del box per il passaggio del nuovo cavetto. Prima di provare ho rifotografato e sottoposto il tutto ad Antonello che mi ha dato l’OK. Il Relay Box richiuso [foto 5], oltre all’input ST4 per la camera guida e all’uscita tipo porta seriale, è ora dotato anche di un cavetto di alimentazione, collegabile tramite la boccola nera all’output a 12V dell’unità di controllo [foto 6].
PROVA FINALE
Per l’ennesima volta ricollego la Titan al Relay box, il relay box alla montatura (allo splitter, così da avere il doppio controllo, manuale e autoguida), ed il relay box all’uscita a 12V. Poi: scelta della stella guida, messa a fuoco (semiampiezza a semialtezza minima e luminosità massima), e infine CALIBRAZIONE…… Risposta: “controllare la connessione della camera guida con la montatura”! Avevo notato che la nuova boccola entrava un po’ larga nell’output a 12V e inserisco un pezzettino di stagnola per serrare il contatto. Riprovo e… : PARTE LA CALIBRAZIONE!!!! Ma dopo pochi secondi appare l’avviso:“guide star lost”, però stavolta sento che l’autoguida era partita a razzo: il segnale al relay box era arrivato, ma la risposta era stata troppo veloce. Metto la velocità della montatura a 0.3x. Sento nitidamente il rumore dei motorini azionati dall’autoguida, e va meglio, la calibrazione procede, ma si interrompe di nuovo per perdita della stella guida. Metto il feedback in AR e Dec su 3, entrambi, e finalmente la calibrazione ha SUCCESSO!!!! Parto con l’autoguida, ed i grafici di deviazione in AR e Dec, piano piano, si stabilizzano in un range di 1-2 pixel. Sento nitidamente il relay box ticchettare ogni pochi secondi, in sincrono con l’aggiornamento dei grafici di deviazione AR e Dec: TUTTO FUNZIONA!!!!
OTTIMIZZAZIONI
Dopo aver parlato a lungo con Antonello, capisco che sono ad un livello tecnico piuttosto rudimentale….
Controllo il bilanciamento del telescopio in AR e Dec, ed è disastroso. Per la fretta di mettere a punto l’elettronica l’ho trascurato. Sono necessari più contrappesi, ma sperduto come sono nella campagna estiva, mi devo arrangiare.
Sciolgo in una vecchia padella due chili di pesi di piombo per pescare trovati sul fondale in molti anni di pesca subacquea, e formo due dischi che opportunamente forati al centro sono degli ottimi contrappesi per l’AR [foto 7 e 8]. Ne faccio un altro (in una scatola di sardine vuota) per la Dec, e bilancio il telescopio, completo di camere e cavi, in Dec e AR, con leggero sovraccarico ad est (cioè opposto al moto orario, mi sembra di aver capito).
Poi, mi lancio a studiare il Bigourdan. Fortunatamente Antonello mi ha suggerito che anziché un oculare illuminato con reticolo posso usare il reticolo della camera, sul desktop, altrimenti mi sarei trovato di nuovo sprovvisto del necessario. Ma ancora il tempo non mi ha permesso di fare pratica…
Adesso si deve risolvere la cosa più difficile: cielo buio e sereno!!!
Ciao a tutti,
Francesco
CONCLUSIONE DELLA STORIA INFINITA - AUTOGUIDA ST4 LOSMANDY
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Re: CONCLUSIONE DELLA STORIA INFINITA - AUTOGUIDA ST4 LOSMAN
Un ottimo lavoro Francesco, nulla da eccepire visto che ti sei cimentanto in qualcosa in cui hai dichiarato non essere proprio all'altezza: sono i migliori risultati.
Grazie per aver condiviso la tua esperienza, almeno così se qualcuno cercherà in futuro autoguida ST4 e Losmandy avrà qualche indicazione per rendere il lavoro rapido.
Ora datti da fare con le immagini visto che hai una "Nuova" montatura
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Re: CONCLUSIONE DELLA STORIA INFINITA - AUTOGUIDA ST4 LOSMAN
ora mi sto esercitando sul metodo Bigourdan, che non avevo mai provato.... Sto usando l'atik 428 per utilizzare il reticolo sul desktop del PC, una Barlow 2x per realizzare un forte ingrandimento, e tanta pazienza. Ho trovato una buona spiegazione del metodo nel sito di Ugo Ercolani, ma che significa "ruotare il movimento dell'azimut in senso orario"? verso est? Mi sono proposto l'obbiettivo di arrivare ad eseguire il Bigourdan, bene, in una mezz'ora, poi ritornerò all'astrofoto..... Finora mi sono troppo affidato alla tecnologia, ma ora devo migliorare la "personal skill" !
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Re: CONCLUSIONE DELLA STORIA INFINITA - AUTOGUIDA ST4 LOSMAN
L'azimut è il piano della montatura parallelo al terreno quindi quello dove poggia la testa sul treppiedi per intenderci
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